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Cos’è Yoast SEO?
Yoast SEO ormai ha conquistato il cuore di molti appassionati del settore. Diciamoci la verità: È di semplice utilizzo e non richiede chissà quale laurea per usarlo. Essendo però un plugin che tocca il cuore di un sito web, ovvero la SEO, se non viene configurato in modo ottimale, può creare qualche danno e far perdere traffico in maniera spaventosa (ho visto siti web perdere migliaia di visite giornaliere per un’impostazione sbagliata del plugin… tipo “metadati robot” su “noindex” per gli articoli…). In questo articolo quindi proverò a spiegarti per bene come impostare il tutto e magari a non commettere errori che potrebbero crearti non pochi problemi. La guida è aggiornata alla versione del plugin Yoast SEO 3.2.3. Ma non voglio dilungarmi oltre, già l’articolo sarà lunghissimo. Pronti? Si inizia!
Informazioni generali
Cliccando su “SEO” e poi su “Generale“, verremo direzionati qui:
In questa pagina troveremo le prime informazioni utili:
Se sei nuovo e non hai mai usato YOAST, ti si consiglia di iniziare un Tour per capire meglio quali funzionalità ha il plugin.
È stato fatto un casino con le impostazioni? “Visualizza le modifiche” è un buon modo per capire cosa è successo e come rimediare.
“Ripristina le informazioni iniziali” serve a riportare alle “impostazioni di fabbrica” il plugin, in modo da ricominciare da capo con le impostazioni.
Dati Societari
Una volta fatto il tour (lo consiglio a chi è alle prime armi con questo plugin), clicchiamo su “Dati Societari”.
Vi troverete di fronte ad una pagina in qui vengono chieste alcune informazioni rigurdanti la società/ditta individuale/blogger del gestore del sito web in questione:
Nome sito web: È il nome del vostro blog/sito aziendale, nulla di particolare.
Nome alternativo: Un possibile nome alternativo per il sito web, es. “AuxtinTech” —> “Ostin Tec” (giusto per prendere in giro il nome complesso della mia ditta individuale 😛 )
Azienda o persona: Qui ci si chiede di scegliere se siamo una persona fisica (quindi niente P.IVA) o un’azienda (con annesso P.IVA)
Logo aziendale: Vi farà scegliere il logo aziendale tra le immagini caricate. Se il sito web è nuovo, caricate il logo direttamente da qui cliccando su “Carica immagine”
Strumenti per Webmaster
In questa sezione possiamo inserire gli ID per gli strumenti per webmaster più usati al mondo: Google, Bing, Alexa e Yandex.
Inoltre, puoi abilitare l’indicizzazione su OnPage.org se lo desideri!
Sicurezza
In questa sezione possiamo scegliere se dare o meno privilegi ai nostri collaboratori e far sì che loro possano decidere se volere o meno l’indicizzazione dei loro post. Personalmente, lo disabilito sempre, non è molto salutare dare fiducia a chi non sà dove mettere le mani. Ovviamente, se crediate che possano avere questo privilegio, potete farlo tranquillamente. Non si tratta di fiducia, ma di competenze.
Nella prima scheda, quella nominata “Generale“, troviamo le seguenti impostazioni:
Forza la riscrittura dei titoli: Non consiglio di attivarla se il blog è già avviato. Potrebbe creare danni seri ai vostri permalink. Questa funzione non fa altro che forzare la riscrittura degli articoli con i permalink scelti. Se, ad es., avete un articolo con /category/nomearticolo o, peggio ancora, /category/anno/mese/giorno/nomearticolo, attivando la riscrittura, questi link non esisteranno più e, a meno che non vogliate fare dei redirect 301 a tutti gli articoli precedenti, non credo sia di vostro gradimento ciò. Qui vige la regola “mai lasciar fare in modo automatico ad un programma, lui non capisce”.
Separatore del titolo: Si parla del separatore che vi è tra il titolo dell’articolo ed il nome del sito. Es. “Nome articolo | Nome azienda”.
Homepage
Da questa pagina possiamo modificare tutti i titoli e le descrizioni della pagina dedicata alla Homepage ed a quella del blog.
Tipi di articolo
L’immagine in questione è troppo grande, vi consigliamo di aprirla in una scheda separata se volete vedere le mie impostazioni.
In questa sezione si configurano i titoli e le descrizioni standard che ogni post/pagina/categoria/tag deve avere nel nostro sito web. Per tutti i titoli, uso ” %%title%% | %%sitename%% “, ovvero “Titolo dato alla pagina/post | Nome del sito web “. Mentre tutte le “meta description” le lascio vuote per poi personalizzarle in ogni pagina. Per chi desidera personalizzare il tutto, vi rimando ad una pagina di Yoast in cui si descrivono tutti i codici utilizzabili: Pagina Yoast.
Oltre al “Titolo”, abbiamo altre tre voci, ovvero Metadati Robot, Data nello snippet di anteprima, Yoast SEO Meta Box. Vediamo insieme a cosa servono queste tre opzioni:
Metadati Robot: Questa voce, se impostata su “noindex”, inserisce nella pagina in questione un codice che impedisce ai motori di ricerca di indicizzarne il contenuto.
Data nello snippet di anteprima: Questa voce, se impostata su “Mostra”, inserisce un codice nella pagina in questione che mostra la data esatta della pubblicazione. È utile soprattutto a coloro che hanno un sito web in cui pubblicano News e vogliano entrare nella SERP delle notizie per “Ultime 24 ore”. Parliamoci chiaro però, serve agli utenti per capire se il vostro articolo è nuovo oppure no.
Yoast SEO Meta Box: Questa voce, se impostata su “Nascondi”, riusciremo ad impedire che gli utenti con ruolo diverso da quello di Amministratore possano causare danni irreparabili lato SEO, ovvero reindirizzare gli articoli, attivare il “noindex”, quindi far sì che quella data pagina non venga più indicizzata ecc.
Ora vi illustro come è stata impostata la nostra pagina, aggiornato al 26/04/2016:
Articoli
Metadati Robot: Index
Data nello snippet di anteprima: Show
Yoast SEO Meta Box: Show (sono l’unico utente del sito a poter accedere al pannello di WordPress. Tranquilli, l’utente “Admin” è stato eliminato 😛 )
Pagine
Metadati Robot: Index
Data nello Snippet: Nascondi
Yoast SEO Meta Box: Show
Media
Metadati Robot: Index
Data nello Snippet: Nascondi
Yoast SEO Meta Box: Show
Portfolio (per chi ha questa impostazione)
Metadati Robot: Index
Data nello Snippet: Nascondi
Yoast SEO Meta Box: Nascondi (tanto per cambiare)
Tassonomie
Tassonomia, che bel nome. Le tassonomie non sono altro che delle regole preimpostate, delle classificazioni. Infatti in questa sezione troveremo le sezioni dedicate ai “gruppi”, ovvero:
Categorie;
Tag;
+vari altri nomi se si ha un layout ben fatto, del tipo: “Project Attributes”, “Product Category” (se hai WooCommerce, tipo);
In questo caso, per “Titolo del template” potrete utilizzare “%%term_title%% | %%sitename%%” e per la descrizione “%%category_description%%” oppure “%%tag_description%%”, nell’immagine inserita comunque potrete vedere come ho impostato io il tutto. Per tutti gli altri, ecco gli attributi per Metadati e Meta Box (in questo caso la “Data” non è inserita).
Categorie
Metadati Robot: index
Yoast SEO Meta Box: Show
Tag
Metadati Robot: noindex
Yoast SEO Meta Box: Show
Perché impostare i tag su “noindex”? I tag creano contenuti duplicati e possono davvero personalizzare se si usano spesso gli stessi tag.
Archivi
Gli archivi. I dati storici di un sito web. La storia di un blog. “Quali sono stati i primi articoli?”, “Questo autore quanti articoli ha fatto? Mi piace!”. Quante volte ci siamo fatti queste domande? Ah no? Mai? ok… ehm… allora vediamo come impostare questa noiosissima sezione … davvero non te lo sei mai chiesto? Ok, ok, vado al sodo. Ecco come ho impostato il tutto.
Archivio autori
Titolo del template: “Articoli di %%name%% | %%sitename%%”
Template del Meta description: Vuoto 😛
Data Archives
Titolo del Template: “%%date%% | %%sitename%%”
Template del Meta description: Vuoto 😛
Archivio Autori 2
Archivio Autori: Disabled (Sono l’unico a scrivere per questo blog, quindi creerei contenuto duplicato e questo mi penalizzerebbe. Se siete più di uno, allora potete abilitare l’archivio autori)
Metadati Robot: noindex (se l’ho disattivato, non vedo perché indicizzarlo ahahah … ok, se tu lo hai abilitato, puoi decidere se indicizzarlo o meno 🙂 )
Archivio per Data
Archivio per data: Enabled (l’archivio per data è molto utile, soprattutto per chi cerca nuovi articoli, quelli freschi!)
Metadati robot: noindex (ho preferito non indicizzarlo, è solo un servizio che offro ai miei pochi lettori 🙂 )
Pagine speciali
“Queste pagine saranno noindex, follow di default, quindi non appariranno mai nei risultati delle ricerche.” Così recita il plugin all’inizio di questa sezione. Perché? Semplice, si tratta delle sezioni dinamiche del sito: Il tasto “cerca” e la pagina che delude ogni essere umano felice di aver trovato qualcosa di interessante sul web; la pagina “404 not found”, eheheh.
Ricerca pagine: “Si è cercato %%searchphrase%% | %%sitename%%”
Pagina 404: “Pagina non trovata | %%sitename%%”
Spero abbiate un layout fatto bene, perché il contenuto della pagina 404 è sempre meglio personalizzarlo a dovere. Altrimenti dovrete agire via codice e… niente, magari ne parlo in un prossimo articolo.
Altro
Questa sezione parla dei “meta tag” usati per le pagine secondarie (tipo page/2/ e per le meta keywords). Io ho impostato tutto su “noindex” e “disabled”. Le pagine secondarie come gli archivi è inutile indicizzarle. Mentre i meta “keywords” sono completamente inutili al fine di posizionamento. Se volete, potete attivarle eh, ma aggiungete codice inutile.
Social
Ora, non resta altro da fare che impostare i Social inserendo tutte le vostre pagine. Nelle singole sezioni, abilitiamo gli Open Graph di Facebook (sono codici che danno un’anteprima del link a Facebook, quindi l’immagine in evidenza, il titolo e la descrizione), inserendo anche l’App ID. A proposito di App ID, ho trovato questo fantastico video su Youtube che vi spiega come ottenere quest’ultima informazione: https://www.youtube.com/watch?v=HIf0JW7JhcE
Nel tab dedicato a Twitter, se siete presenti, abilitate i metadati ed impostato il tipo di card su “Sommario”.
Sitemap XML
La sitemap è una delle cose più importanti per Google (eheh) ed è importante anche per far capire ai nostri amici “motori di ricerca” com’è strutturato il nostro sito web. Così facendo, potremo anche avere dei sitelink, chi lo sà.
Quindi, abilitiamo la Sitemap con numeri di elementi massimi per sitemap di 1000 (sono anche troppi). Ora vi starete chiedendo “ma la sitemap non è una”? Infatti, l’indice è uno. Yoast però crea sitemap per categoria. Es. Sitemap_index che ha link contenenti sitemap_posts, sitemap_portfolio, sitemap_image ecc.
Passiamo ora alla scheda “Sitemap utenti” e disabilitiamo “Author / user sitemap” nel caso in cui abbiate disabilitato precedentemente l’archivio autori. Disabilitando l’archivio, non vedo il motivo per cui dovrei tenerlo nella sitemap.
Andiamo poi nella scheda “Tipi articolo”. Qui vi consiglierei di inserire “in sitemap” tutto fuorché “Media (attachment)”. Altrimenti avrete un bel po’ di problemi con immagini non più raggiungibili dopo magari anni di blogging.
Nella scheda “Articoli esclusi” potrete inserire l’ID dell’articolo che non volete in sitemap, non ne vedo il motivo però.
Recandoci poi nella sezione “Tassonomie” (ah, le tassonomie, mi piace ‘sto nome, sul serio “tasssssonomie”…) ed impostiamo “non in sitemap” tutto ciò che è relativo ai “tag_qualcosa”, il discorso è lo stesso: Creano contenuto duplicato, stop.
Avanzato
La sezione avanzata del nostro splendido plugin, ci permette di abilitare i Breadcrumb (vedi anche: Microdati), modificare i Permalinks ed abilitare gli RSS (che io utilizzo, sono davvero utili se non si vuole aprire un sito web, ma solo essere aggiornato sugli articoli pubblicati). Spero per voi che il sito web sia “SEO Optimized“, altrimenti dovrete modificare manualmente il vostro sito web per i metadati (come abilitare i breadcrumb by Yoast, in inglese).
La prima scheda è proprio quella dedicata ai malefici “Breadcrumb”. Clicchiamo su “Enabled” se volete abilitarli (se non volete rischiare, passate avanti), ed impostiamo il tutto come nell’immagine (cliccate per ingrandirla):
Nella sezione “Permalinks” invece possiamo automatizzare alcune regole SEO riguardanti l’URL dei post o delle immagini. Impostiamo il tutto in questo modo:
Rimuovi la base delle categorie (tipicamente /category/) dall’URL di categoria: Remove. In questo modo abbiamo link più puliti, “www.miosito.com/nomearticolo”.
Ridireziona l’URL degli allegati all’URL del post genitore: Redirect. In questo modo, chi raggiungerà il nostro sito web tramite un’immagine su Google Immagini o simili, verrà ridirezionato all’articolo/pagina principale.
Rimuovere le stop word dagli slugs: Remove. Sempre il discorso delle url pulite.
Rimuovi le variabili ?replytocom : Questa sezione è dedicata ai commenti. Se ne avete tanti, impostate il tutto su “remove”. Se il sito è relativamente nuovo, come questo, potete tenerlo su “Keep”.
Ridireziona gli URL grezzi a permalink puliti. (Non raccomandato in molti casi!): No Redirect. Yoast potrebbe creare danni, in questo caso.
Nella sezione “RSS”, invece, impostate in questo modo il tutto come in immagine (apritela):
Strumenti
La sezione “strumenti” è davvero molto utile, dando una panoramica dei principali strumenti che si possono usare con Yoast.
Editor di massa: Permette di cambiare “Titolo” e “Descrizione” di pagine, post, categorie e tutto il contenuto del nostro sito web!
Importa ed esporta: Se avete già un blog configurato con YOAST (mi chiedo il motivo per cui siete arrivati qui con la lettura :P) e volete
importare o esportare le vostre impostazioni già belle e pronte, potete farlo da questa sezione!
Modifica file: Serve per modificare i file “Robots.txt” e “.htaccess”.
Ricalcola i punteggi SEO: Serve a ricalcolare i punteggi SEO dati dal plugin nel momento in cui si riceve un aggiornamento corposo con cambio di
regole per la SEO.
Console di ricerca
In questa sezione si può fornire ad Yoast l’autorizzazione per accedere alla Search Console. Personalmente non ho fornito alcuna autorizzazione in quanto adoro stare su Search Console, ma se volete, basta cliccare su “Ricevi Autorizzazione da Google”, fare il log in, fornire l’autorizzazione, inserire poi il codice fornito da Google e cliccare su “Autenticati”. Il gioco è fatto.
Conclusioni
In questo articolo ENORME, (se sei davvero arrivato fin qui sei un eroe, sul serio, ti stimo!) ho cercato di aiutarvi nell’impostare per bene il vostro plugin, cercando di spiegarvi per bene a cosa servono alcune impostazioni. Yoast SEO è uno dei plugin più completo che abbia mai usato per WordPress. Spero che vi sia stato di aiuto e se vi è piaciuto potete sia votarlo che condividerlo sui principali social. Se invece non vi è piaciuto o volete darmi dei consigli su come migliorarlo, commentate qui sotto, sarò ben lieto di rispondervi.
Informazioni
Agostino Costantino
Appassionato di informatica, mi diletto a scrivere articoli utili per i miei lettori.
Ottimo articolo, però non ho capito una cosa quando si passa la sitemap a google webmaster tools oppure bing webmaster per far indicizzare il sito cosa gli dobbiamo passare se utilizziamo yoast? la sitemap_index oppure le singole siteamp
Ottimo articolo, però non ho capito una cosa quando si passa la sitemap a google webmaster tools oppure bing webmaster per far indicizzare il sito cosa gli dobbiamo passare se utilizziamo yoast? la sitemap_index oppure le singole siteamp
Ciao Daniele, personalmente invio la sitemap_index, visto che al suo interno vi sono tutte le sitemap con i contenuti che voglio far indicizzare 🙂